I carabinieri della locale Stazione, unitamente a personale dell’Arpa e della polizia provinciale di Agrigento, hanno segnalato in stato di libertà alla Procura della Repubblica i raffadalesi T.P., 43 anni, T.C., 45 anni, T.P., 51 anni, e T.F., 40 anni.
I militari, nel corso di un predisposto servizio di prevenzione e repressione del fenomeno dell’inquinamento ambientale connesso alla molitura delle olive ed all’individuazione di corsi d’acqua interessati allo scarico abusivo di acque reflue, hanno accertato che le acque di vegetazione, provenienti dallo scarico di un oleificio in contrada Babalucia, di cui i denunciati risultano proprietari, dopo essere state convogliate all’esterno della struttura tramite un tubo in plastica, venivano scaricate all’interno di un pozzetto collegato alla rete fognaria.
Inoltre, all’esterno dell’oleificio su un appezzamento di terreno, è stato riscontrato un accumulo di sansa fresca, il tutto in violazione alla gestione ed allo smaltimento dei rifiuti speciali. La condotta che confluisce l’acqua di vegetazione all’interno della rete fognaria, dopo essere stata sigillata, è stata posta sotto sequestro.
Operazione dei Nas dei Carabinieri a Raffadali. I Militari hanno effettuato un controllo in una pasticceria del paesino agrigentino e hanno trovato prodotti destinati all’alimentazione in cattivo stato di conservazione.
Il titolare della pasticceria, un quarantenne, è stato denunciato in stato di libertà.
Gli alimenti in questione sono stati posti sotto sequestro.
Una piccola folla composta da alcune decine di persone e diversi giornalisti in via Rosario a Raffadali (Ag), sotto casa della mamma di Toto’ Cuffaro, attende l’arrivo dell’ex presidente della Regione che ieri ha lasciato il carcere Rebibbia di Roma dopo avere scontato la condanna per favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra. Il via vai di curiosi davanti all’abitazione, fra cui alcuni consiglieri comunali, e’ continuo. Una nipote di Cuffaro, incalzata dai giornalisti, ha fatto sapere che lo zio ha gia’ lasciato Palermo. Toto’ Cuffaro prima abbraccera’ la madre e poi si rechera’ al cimitero sulla tomba del padre.
Una folla di amici, conoscenti e cronisti si e’ radunata stamane davanti alla casa di Salvatore Cuffaro, in via Rosario, a Raffadali (Agrigento), per attendere l’ex presidente della Regione scarcerato ieri mattina dopo avere scontato quasi 5 anni per favoreggiamento alla mafia. La visita alla 92enne mamma Ida e successivamente al cimitero, presso la tomba del padre, tra i suoi primi impegni da uomo libero. Ha piu’ volte ripetuto che, dopo un periodo in famiglia, intende fare il medico volontario in un ospedale del Burundi e che non vuole fare piu’ politica attiva, anche in forza dell’interdizione dai pubblici uffici. Ma ripete di essere pronto a mattere a disposizione la sua lunga esperienza di ex potente di Sicilia: “Crocetta ha fatto tanti errori e io sono pronto se me lo chiedono dare aiuto e consigli per ricostruire un’area moderata che ha ancora molto spazio e consenso”
Venerdi 18 Dicembre 2015 alle ore 17.30 il Convegno “La prevenzione del III° Millennio. Prevenzione e diagnosi dei tumori femminili”, organizzato dal Comune di Raffadali e della Presidente dell’Associazione “Alda Merini”
Introduce e coordina i lavori la Dott. Antonella Librici Specialista Radiologia ASP 1, cui seguiranno gli interventi della Dott.ssa Angela Matina – referente del Centro gestionale Screening ASP 1 “Screening dei tumori femminili”; Dott.ssa Linda Librici – Dirigente Medico in Oncologia Azienda Ospedaliera Cervello Palermo “Prevenzione tumori mammari”; Dott.ssa Rosa Maria D’Anna Direttore reparto Materno Infantile “ Ospedale Buccheri – La Ferla” Palermo “ in tema di prevenzione dei tumori genitali femminili”.
Ai Partecipanti che ne facciano richiesta è previsto l’attestato di partecipazione.
L’evento è stato sponsorizzato da Banca Mediolanum.
Lunedì 21 dicembre, presso il ristorante “Il segreto dell’arte” a Raffadali, è possibile partecipare all’iniziativa“BENEFICENA – I volti della povertà”: una cena solidale i cui proventi verranno devoluti a due studenti indigenti raffadalesi per garantirne il diritto allo studio. Oltre ad essere un gesto collettivo di solidarietà, la serata sarà un momento per riflettere sulle diverse povertà che oggi impediscono la piena affermazione della dignità dell’uomo.
L’iniziativa è promossa dal presidio Vincenzo Mulè di LIBERA in collaborazione con Caritas Parrocchiale (S. Oliva – Raffadali), Gruppi di Volontariato Vincenziano di Raffadali e l’associazione culturale “Alda Merini – Libera…mente donna”.
Il menù della serata prevede antipasto, primo, secondo e frutta per il quale è richiesta una donazione minima di 18€ ( di cui 13€ andranno a coprire il costo della cena).
L’appuntamento è per le ore 20:00.
Per info e prenotazioni (prenotazione obbligatoria entro il 18 dicembre):
liberapresidioraffadali@gmail.com 346/7284055 – 333/1113822
Un uomo di Raffadali, G.C., è stato condannato a 2 anni di reclusione dal Tribunale di Agrigento.
L’uomo era accusato di maltrattamenti e lesioni personali. Lo stesso G.C., è stato condannato anche a risarcire i danni alla parte civile costituita, Mariella Sciangula, a cui è stata assegnata una provvisionale immediatamente esecutiva di 2mila euro.
La Sciangula è stata difesa dall’ avvocato Rosa Salvago
Sarà inaugurato oggi 26 dicembre, il presepe vivente di via Calvario a Raffadali.
Si tratta dell’evento principale di una serie di manifestazioni programmate e organizzate dall’amministrazione comunale di Raffadali, presieduta dal sindaco Silvio Cuffaro, assieme ad alcune associazioni locali.
Si parte, appunto, il 26 e 27 dicembre (con replica il 5 e 6 gennaio 2016) con il Presepe Vivente in via Calvario, con le raffigurazioni di antichi mestieri e degustazioni di prodotti tipici locali con la partecipazione di tutte le parrocchie e delle scuole cittadine.
Ci sarà anche un recital di poesie a cura di Enzo Argento e l’esibizione degli “Amici del gruppo folk agrigentino”.
Domenica 27 dicembre si inizierà alle 10, con la IV edizione della gara podistica Corri Raffadali – In corsa per donare, con il patrocinio dell’associazione donatori di sangue di Raffadali e la prima edizione del Memorial di calcio “Giuseppe Curaba”.
Nel pomeriggio, dopo l’apertura del presepe vivente, ci saranno le esibizioni del gruppo Majorettes “Stelle del Garibaldi”, del gruppo folk “I Canterini di Terravecchia” e del gruppo vocale “I Garibaldini”. Mentre i ragazzi dell’istituto comprensivo Galilei si esibiranno nel musical “Il presepe di San Francesco”. A conclusione l’esibizione del gruppo folcloristico “Città di Raffadali”.
Lunedì 28, allo stadio comunale, andrà in scena la partita della solidarietà.
Il nuovo anno si inaugura, sabato 2 gennaio con la tombolata a premi al centro anziani e alle 15 con il Concerto di Natale a cura del Coro Polifonico S. Chiara, nell’auditorium della biblioteca comunale.
Lunedì 4 gennaio la pastorale e cena di inclusione sociale presso il centro anziani e in tarda serata il torneo di Texas Holdem Città di Raffadali.
Martedì 5 gennaio, dopo l’apertura del presepe vivente e la consueta degustazioni di prodotti tipici locali, il musical “L’angelo e il diavolo”, l’esibizione del gruppo “Trinacria” e la rappresentazione della Pastorale di Nardu.
Chiusura il 6 gennaio con l’ultima occasione per visitare il presepe vivente e l’esibizione del gruppo folk, I Picciotti di Rafadali e in chiusura la Pastorale di Nardu.
Tra le attività collaterali, durante tutto il periodo della manifestazione, saranno attivi anche i concorsi per “Miglior vetrina” e “Miglior balconata natalizia”.
Raffadali, presentazione libro Cuffaro, intervento avv. ScozzariPresentazione libro su Totò Cuffaro, RaffadaliPresentazione libro su Totò Cuffaro, Raffadali
E’ stato presentato stamani a Raffadali il libro del giornalista romano Simone Nastasi dal titolo “Cuffaro tutta un’altra storia – La verità sul processo al presidente dei siciliani”. L’appuntamento, affollato è partecipato, si è svolto, a partire dalle ore 10.15 al Metabirrificio e per Cuffarò c’è stata «standing ovation».
La nuova pubblicazione rilancia dubbi sulla tesi dell’accusa al “primo condannato della storia della politica italiana a scontare una pena cosi lunga”.
Sono intervenuti, oltre allo
Presentazione libro su Totò Cuffaro, RaffadaliPresentazione libro su Totò CuffaroPresentazione libro su Totò CuffaroRaffadali, presentazione libro Cuffaro,l’arrivo di Totò,
stesso ex presidente, il fratello Silvio che insieme all’editore Salvo Bonfirraro, agli avvocati Enrico Quattrocchi e Giuseppe Scozzari, l’ex sindaco di Ribera, Salvatore Gullo e l’autore, Simone Nastasi, ha illustrato, dal suo punto di vista, l’intera vicenda. I lavori sono stati moderati da Agata Gueli.
Furto a Raffadali. Ladri sono penetrati all’interno di una villetta di proprietà di un autotrasportatore, di 40 anni, originario del luogo, e, approfittando della sua momentanea assenza, sono riusciti a portare via una cassaforte, sradicandola letteralmente dalla parete dove era posta.
Dentro diversi oggetti preziosi e in oro e anche una pistola con 90 cartucce.
E’ stato lo stesso proprietario a denunciare il furto ai carabinieri che hanno avviato immediatamente le indagini.
Il bottino, secondo indiscrezioni, dovrebbe aggirarsi intorno ai 50.ooo euro.
Si svolta ieri, in tribunale ad Agrigento, una udienza di un processo che vede coinvolti una donna di Raffadali e un uomo, ex compagno, accusato di stalking in danno della stessa.
Ieri, si è assistito alla deposizione di alcuni testimoni. Infatti, hanno sfilato per rendere dichiarazioni, l’attuale compagno della donna e l’ex marito. La donna sarebbe oggetto di minacce ed insulti da parte di un ex compagno e proprio l’attuale uomo della raffadalese, e l’ex marito hanno fatto la loro apparizione nella vicenda come testimoni.
I carabinieri della locale stazione hanno arrestato per il reato di furto di energia elettrica, i raffadalesi Giuseppe Pedalino, 58 anni, commerciante e Filippo Casà, 30 anni, operaio.
I militari hanno accertato, unitamente a personale della società Enel, che Giuseppe Pedalino aveva rimosso i sigilli applicati ad un vecchio contatore Enel installato nell’abitazione sita in cortile San Giuseppe (distaccato dall’anno 2005), collegandosi abusivamente attraverso un filo elettrico alla rete Enel ed inoltre, attraverso un ulteriore collegamento elettrico dallo stesso contatore aveva portato energia elettrica nell’adiacente immobile in costruzione di sua proprietà.
Filippo Casà, invece, aveva applicato abusivamente un filo conduttore alla rete Enel che portava energia elettrica all’interno di un garage, adibito a piccola officina meccanica ed alla abitazione soprastante, in cui era presente un nuovo contatore Enel (distaccato nel mese di ottobre 2015).
I misuratori Enel rinvenuti ed i cavi utilizzati per alimentarli, sono stati sottoposti a sequestro. Gli arrestati sono stati tradotti presso le rispettive abitazioni in regime degli arresti domiciliari su disposizione dell’autorità giudiziaria.
L’auto di un impiegato comunale di Raffadali è andata distrutta da un incendio sviluppatosi nella notte tra domenica e ieri in via Drago, arteria della cittadina della provincia agrigentina. Si tratta di una Lancia Y parcheggiata sul ciglio della strada. Sul posto i vigili del fuoco e i carabinieri che hanno avviato le indagini per cercare di risalire alle cause che hanno scatenato il rogo.
Brutta storia stalking e vendetta a Raffadali. Una coppia del luogo, infatti, vittima a quanto pare di persecuzioni, dopo aver denunciato il fatto ai carabinieri del luogo, una volta uisciti dalla caserma, ha pensato di farsi giustizia da sola andando in casa del presunto stalker e aggredendolo. La coppia è stata prima posta, dal giudice del Tribunale di Agrigento, Matteo Delpini, agli arresti domiciliari, poi in seguito all’intervento dell’avvocato difensore che ha spiegato quale fosse la situazione, liberati dallo stesso giudice.
E’ stato inaugurato il campo di Minigolf denominato “MAYOR PARK MINIGOLF” in Contrada Modaccamo a Raffadali, accanto il Metabirrificio!!!!
Il minigolf è uno sport psico-educativo che non richiede sforzi fisici particolarmente elevati; esso sviluppa in modo accentuato le capacità mentali.
Informazioni generali
Il giocatore ha come obiettivo finale quello di fare buca con il minor numero di colpi possibile. Nel minigolf non esistono i colpi lunghi come nel golf, per i quali è necessario imparare una coordinazione particolare nei movimenti del proprio corpo, esiste invece la necessità di acquisire grande sensibilità sulla direzione e soprattutto sulla forza dei tiri, perchè nel minigolf una traiettoria sbagliata di qualche cm oppure qualche grammo in più od in meno di forza può incidere in modo molto sensibile sul risultato finale.QUALITA’ DEL MINIGOLFISTAIl minigolf è uno sport psico-educativo che non richiede sforzi fisici particolarmente elevati; esso sviluppa in modo accentuato le capacità mentali. Per raggiungere un buon livello di gioco e mantenerlo costante nel tempo è infatti necessario avere ottime capacità di:- concentrazione nel momento dell’esecuzione del tiro;- capacità di analisi di ogni singola pista;- controllo della tensione emotiva durante il tiro.Il percorso di gioco è articolato in 12 piste, ciascuna estesa per circa ml. 5,00, posizionate partendo dalla n°1, la più semplice, fino a terminare con la n° 12 a difficoltà massima.Dal punto di vista tecnico, il percorso dell’impianto, ad eccezione di qualche pista, non è molto impegnativo e pertanto alla portata di tutti anche se necessita, per essere ben effettuato, di una buona dose di concentrazione.Per il divertimento e la soddisfazione dei soci, saranno, periodicamente, organizzati tornei amatoriali con tanti premi in palio.Il campo, dotato di impianto di illuminazione notturna.
Si sono svolti oggi, nel tardo pomeriggio, alle ore 18.00, a Raffadali, i funerali di Salvatore Bartolomeo, il giovane di 21 anni deceduto domenica scorsa in viale Emporium a seguito di un tragico incidente stradale.
Le esequie si sono svolte nella chiesa Madre del paesino agrigentino e ha visto la partecipazione di una folla di persone commosse che si sono volute stringere con affetto alla famiglia del 21enne.
Salvatore Bartolomeo era un ragazzo pieno di vita e ben voluto ed aveva tantissimi amici che affranti hanno accompagnato il feretro e lo hanno portato a spalla all’entrata e all’uscita della chiesa.
Molto toccanti le parole del parroco don Giuseppe Livatino che ha usato parole di conforto per i genitori del ragazzo. “Solo la fede dà conforto” questa la frase che più di ogni altro ha riecheggiato in chiesa.
La Procura di AGRIGENTO ha aperto un’indagine nei confronti di uno dei presidenti di seggio e di cinque rappresentanti di lista del candidato a sindaco di Raffadali, Piero Giglione, battuto da Silvio Cuffaro, fratello dell’ex presidente della Regione siciliana, Salvatore, alle amministrative del 2015. Secondo l’accusa avrebbero dichiarato il falso, l’uno per avere attribuito impropriamente 6 voti a Giglione, gli altri per facilitare lo stesso alla presentazione del ricorso elettorale per l’annullamento dell’elezione a sindaco di Cuffaro. In seguito alla verifica effettuata dal prefetto di AGRIGENTO, su richiesta dei giudici della II sezione del Tar di Palermo, infatti, è emerso che le schede riscontrate nelle sezioni prese in esame non corrispondevano con quanto dichiarato dai rappresentanti di lista sotto la propria responsabilità nelle dichiarazioni sostitutive di notorietà da essi sottoscritte. Cuffaro fu eletto sindaco per soli 5 voti di scarto, Giglione presentò allora un ricorso, denunciando irregolarità e l’erronea attribuzione al suo sfidante di 45 schede elettorali, in cui il nome di Silvio Cuffaro era stato scritto a penna nonostante fosse già indicato nella scheda. Il sindaco di Raffadali ha sporto, lo scorso febbraio, querela presso l’autorità giudiziaria penale di AGRIGENTO per il “ripristino della giustizia e della verità”.
Castaldo Brandara TrupianoClaudio Lombardo di Mare amicoPremio a Maria VolpeIl premio all’attore Salvatore Nocera BraccoPremio ad Angelo Spataro batterista dei TinturiaL’attore Giugiù Gramaglia
Una serata brillante all’insegna della cultura e dell’arte, stasera a Raffadali nell’aula consigliare del Comune di Raffadali dove sono stati consegnati i riconoscimenti del premio nazionale “Alessio Di Giovanni” giunto alla diciannovesima edizione.
Manifestazione brillantemente condotta da Raimondo Moncada e che ha visto la presenza di molti illustri ospiti. A fare gli onori di casa, Enzo Alessi e il sindaco Silvio Cuffaro.
Il premio “Alessio Di Giovanni” è promosso dall’Accademia Teatrale di Sicilia col patrocinato dal Comune di Raffadali tramite l’assessorato alla Cultura guidato dal prof. Luigi Costanza.
Questo l’elenco dei premiati:
Per la sezione poesia in lingua italiana: prima classificata è Francesca Albergamo di Alia (Pa); secondo posto per Francesco Setticasi di Agrigento; terzo posto per Giusy Terrasi di Aragona.
Segnalazioni al merito: Pier Francesco Miccichè di Agrigento, Giacomo Martinelli di Frosinone, Laura Sala di Marineo.
Per la sezione poesia in lingua siciliana: primo posto per Maria Letizia Scichilone di Aragona; secondo posto per Pietro Renna di Castellammare del Golfo; terzo posto per Gaetano Lia di Monterosso Almo (Rg).
Segnalazioni al merito: Giovanni Canzoni di Reggio Emilia, Clementina Rotolo di Agrigento, Salvatore Amico di Caltanissetta, Emilia Merenda di Palermo.
Per la sezione racconti: primo posto per Maria Lucia Riccioli di Siracusa; secondo posto per Antonio Fragapane di Santa Elisabetta; terzo posto per Maria Concetta De Marco di Agrigento.
Segnalazioni al merito: Gaetano Lia di Monterosso Almo, Giovanni D’Angelo di Cianciana.
Raffadali, domenica la cerimonia del XIX Premio “Alessio Di Giovanni”
La XIX edizione del Premio nazionale “Alessio Di Giovanni” ha consegnato i premi speciali e i premi scuola. L’intento degli organizzatori è quello di guardare al positivo che emerge nel territorio siciliano e valorizzarlo, riconoscendo a personalità o istituzioni il loro valore.
Claudio Lombardo di Mare Amico
Premi Speciali
Teatro: Salvatore Nocera di Naro;
Letteratura: Vito Piazza di Roma, ma nativo di Partanna
Castaldo Brandara
Musica: Angelo Spataro dei Tinturia di Raffadali;
Tradizioni Popolari: Pier Filippo Spoto di Sant’Angelo Muxaro e Gruppo folcloristico Città di Raffadali;
Educazione Sociale e Difesa del Territorio: Associazione Mare Amico di Agrigento;
Pittura: Filippo Galletto di Raffadali e Lillo Todaro di Favara;
Il premio Di Giovanni a Maria Volpe
Scultura: Vincenzo Chiazza di Cianciana;
Comunicazione: Franco Castaldo, direttore di Grandangolo;
Impegno Sociale: Maria Volpe di Agrigento e Maria Grazia Brandara di Naro;
Pergamene
Le Pergamene della Presidenza e della direzione artistica dell’Accademia Teatrale di Sicilia sono andate a: Capit, comitato provinciale di Agrigento; Protezione civile di Raffadali; Associazione Itaca di Argo di Raffadali; Andrea Palmeri di Porto Empedocle.
Tre premiati
Premi scuola
Franco Castaldo riceve il premio dal Sindaco Silvio Cuffaro
I riconoscimenti per il settore scuola sono andati a: Gaia Terrana, presidente della Consulta provinciale Studentesca; Liceo classico “Tommaso Fazello” di Sciacca per il progetto “La scuola comunica la salute”; Associazione “Rita Atria” del Liceo Fazello di Sciacca; Istituto comprensivo “Bersagliere Urso” di Favara per il progetto “Biblioteca aperta, ponti di memoria per le vittime innocenti di mafia e incontri con autori”; Plesso “Rodari” di Raffadali per il progetto “musica multiculturale”; il Cpia di Agrigento per le attività di recupero in particolare nelle carceri e la realizzazione di un giornalino sui temi della disabilità.
Avviso di conclusione delle indagini per 33 indagati in una inchiesta scattata nel 2013 condotta dal Nucleo operativo dei carabinieri di Agrigento e che portò, all’epoca del blitz, all’applicazione di 8 misure cautelari con 2 ordinanze di custodia in carcere. A firmare i sostituti procuratori Marco Delpini e Andrea Maggioni. L’inchiesta, denominata “Demetra 2″, secondo filone di un’inchiesta precedente, ipotizza l’utilizzo di “false certificazioni mediche e falsi infortuni sul lavoro” per indurre l’Inail di Agrigento a erogare indennizzi e procurare un ingiusto profitto ai beneficiari. Questi nello specifico i nomi dei coinvolti: Gaetano Pollicino, Domiziana Maria Maragliano, Salvatore Russo, Giuseppe Galvano, Alfonso Pistone, Ludovico La Marca, Pietro La Rosa, Angelo Sanfilippo, Francesca Tornabene, Luigia Chiara, Letizia Sicorello, Salvatore Russo, Salvatore Conti, Salvatore Russo e Maria Giuseppina Maragliano, genitori della minore L.R., Giovanni Attardo, Paolina Sacco, Anna Fiore, Salvatore Catalano, Anita Gattarello, Vincenzo Vella, Antonio Bentivegna, Salvatore Maragliano, Calogero Ciulla, Giuseppe Vella, Margaret Terrazzino, Salvatore Vullo, Antonino Maragliano, Giuseppe Vincenzo Terrazzino, Sharon Ciffa, Cinzia Sacco, Giuseppe Maragliano, Margherita Cuffaro.
Arriva un bel messaggio di incoraggiamento per Giuseppe Curaba il giovane di 33 anni, di Raffadali, precepitato dal balcone di casa, posto al terzo piano di una palazzina di Via A10. E’ quello di Giorgio Chiellini, giocatore dalla Juventus e della Nazionale di calcio che ha voluto così essere vicino al raffadalese che è attualmente ricoverato all’ospedale Villa Sofia di Palermo per le gravi ferite riportate.
Il video è stato postato sull’account Facebook dello sfortunato giovane da parte di un amico.